L’arte moderna alla Berlinische Galerie
BERLINO E L’ARTE MODERNA
Per gli appassionati di arte moderna l’indirizzo della Berlinische Galerie è sicuramente da mettere nella lista di cosa vedere a Berlino.
Fino a metà novembre la pittura viene proposta con metodo in quattro spazi importanti del panorama artistico di Berlino, dedicando a questa forma espressiva uno spazio solo suo senza intrusioni di video, installazioni, performance: pittura pura, tela, colore. O quasi. Painting Forever è il titolo delle mostre.
In uno di questi spazi importanti ci sono stata, nella Berlinische Galerie dove espone Franz Ackermann, che si è preso una stanza intera per rappresentare i suoi viaggi e le riflessioni del dopo Hügel und Zweifel (“Colline e dubbi”), così dice lui, e leggo io nel comunicato stampa.
I VIAGGI DI FRANZ ACKERMANN ALLA BERLINISCHE GALERIE
Ackermann si pone di fronte al nostro modo di occidentali nel scoprire il mondo (anche) come turisti e con nuove tecnologie che filtrano le nostre esperienze; forse per questo gli sembra anacronistico e “solo” un esercizio di stile rappresentare questo mondo esclusivamente con la pittura su tela e perciò integra altre tecniche quali la fotografia, il collage, il murales.
In questo modo ci dà il suo punto di vista riguardo allo spazio servendosi della stanza intera per mettere in scena le sue opere singole, creando differenti punti di vista per lo spettatore a seconda dei movimenti dello stesso all’interno dello spazio/opera/colline e dubbi sule stesse. Esperienza personale dello spazio.
Nella Berlinische Galerie c’è anche una collezione permanente suddivisa in aree tematiche. Nella sezione concettuale ho visto un’opera visivamente concettuale ma socialmente reale di Markus Wirthmann: “Gesetze für moderne Dienstleistungen am Arbeitsmark, Der Deutsche Bundestag, 2007” cioè la sua interpretazione delle leggi sul sussidio di disoccupazione tedesco.
L’interpretazione però la delega in parte a un computer che traduce le parole delle leggi in immagini colorate e che le può ritradurre in testo. Lo spettatore ha solo l’esperienza estetica dei colori e il titolo dell’opera per capire e collegare, i colori non li legge e non li elabora avanti e indietro tra immagini e parole come fa il computer. Arte nel contesto sociale fatta con un problema sociale? Le leggi sul sussidio sono da anni tema di accesissime discussioni e fanno parte dei temi quotidiani, in questo caso elaborate artisticamente.
Testo e foto di Chiara Da Riva
Berlinische Galerie
Alte Jakobstraße 124-128 10969 Berlinische
Orari di apertura:
dal mercoledì al lunedì dalle 10 alle 18AAlte Jakobstraße 124-110969 Berlin