Il quartiere Mitte a Berlino: l’itinerario delle tappe da non perdere
La personalità multiforme ed eterogenea di una città come Berlino si esprime ben oltre i suoi quartieri più centrali e turistici. Berlino è straordinaria da ovunque la si osservi, comprese le periferie e le zone più insolite.
Tuttavia, una parte interessante dei palazzi, dei monumenti e delle piazze che hanno fatto la storia della capitale tedesca si trovano concentrati nel Mitte, il quartiere cosiddetto centrale di Berlino.
Pertanto, se hai in programma il tuo primo viaggio a Berlino ti consigliamo di cominciare a esplorarla proprio da qui. Avrai modo di entrare subito a contatto con la storia che, nel bene e nel male, ne ha segnato la vita, l’attualità e la cultura. Nei prossimi paragrafi ti suggeriremo i luoghi da non perdere nel Mitte di Berlino, in un itinerario che si dipana dalla vivace Alexanderplatz alla monumentale Porta di Brandeburgo.
Il Mitte di Berlino, cosa vedere e cosa fare
Il percorso che ti proponiamo qui di seguito è perfetto per un mini viaggio berlinese di 2-3 giorni (a seconda di quanti musei vorrai visitare). I luoghi di interesse da non perdere a Mitte sono piuttosto vicini l’uno all’altro, pertanto potrai spostarti tranquillamente a piedi. Nel caso in cui invece tu preferisca usufruire dell’ottima rete di trasporti pubblici della capitale tedesca, qui trovi i nostri consigli su come muoversi a Berlino.
Adesso partiamo! Ecco cosa non perdere all’interno del quartiere Mitte.
Che ne diresti di scoprire il Mitte in compagnia delle nostre guide professioniste? Dai un’occhiata al nostro Tour della Zona Monumentale di Berlino
Alexanderplatz
“Alex”, la piazza più famosa di Berlino, potrebbe essere la prima tappa del tuo itinerario nel quartiere Mitte. Alexanderplatz deve il suo nome alla visita dello zar Alessandro I nei primissimi anni dell’Ottocento, quando la città era capitale del Regno di Prussia.
Ma è nei decenni successivi, soprattutto negli ultimi anni del secolo, che Alexanderplatz si impone come uno snodo commerciale di rilievo, con la costruzione del mercato coperto (Zentrale Markthalle) e del magazzino Titz. Senza contare che, da allora, la piazza è anche un fondamentale punto di scambio ferroviario e dei mezzi di trasporto urbano.
Oltre a questo, Alexanderplatz è amata e conosciuta anche per i suoi monumenti: la Torre della Televisione in primis (della quale parleremo nel prossimo paragrafo), ma anche l’Urania Weltzeituhr, la Fontana dell’Amicizia e la Marienkirche.
Il primo è l’inconfondibile orologio che, riportando 24 fusi orari diversi, indica che ore sono in tutto il mondo. La Fontana è un monumento dalle dimensioni imponenti e dalle fattezze moderne. Infine, la Marienkirche, nata come chiesa cattolica e in seguito votata al culto luterano protestante, che ha conosciuto un ampio intervento di ristrutturazione nel XIX secolo.
Torre della Televisione
Eccoci ai piedi di uno dei simboli del quartiere Mitte di Berlino, nonché di tutta la città. D’altronde, è quasi impossibile trovare un’immagine panoramica di Berlino in cui l’immensa sfera della Torre della Televisione (Fernsehturm) non compaia. E in effetti, quando fu costruita, nella seconda metà degli anni Sessanta, l’intento era proprio quello di ricavarne un simbolo. E così, con un’altezza di 368 metri, il Fernsehturm di Berlino è oggi una delle torri televisive più alte in Europa.
Chi desidera godere di una vista stupenda sulla capitale tedesca può raggiungere a piedi o in ascensore la piattaforma panoramica che si trova all’interno della sfera, che consente di osservare fino a 40 chilometri di distanza. Per un ottimo pranzo con vista a 360 gradi (che in questo caso non è solo un modo di dire), ci si può accomodare al ristorante Telecafè, costruito subito sopra la piattaforma panoramica, a un’altezza di quasi 210 metri.
Se vuoi salire sulla Torre della TV ed evitare file, puoi acquistare il biglietto online: Biglietto per la Torre della TV.
Nikolaiviertel
Vicino al Municipio di Berlino (Rotes Rathaus) si trova una “antica” Berlino: si tratta di Nikolaiviertel, una delle zone più pittoresche e suggestive di Mitte. Sebbene sia stato interamente ricostruito a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, passeggiando per le stradine del quartiere è possibile ancora calarsi nell’atmosfera dell’epoca.
Nikolaiviertel si caratterizza soprattutto per la presenza di edifici bassi e piacevolmente colorati e per le numerose osterie che propongono i piatti della tradizione. Il principale luogo di interesse è senza dubbio la bella Nikolaikirche, la chiesa dalle pareti esterne color ruggine, che venne fondata nel 1230. Da allora, la chiesa più vecchia di Berlino ha subito numerosi restauri, ma vale sempre la pena di salire in cima alla torre per ammirare il panorama da lassù.
Forse non tutti sanno che in molte zone di Berlino si trovano gli antichi villaggi da cui in seguito si sono sviluppati gli odierni quartieri. Un viaggio nel tempo all’interno di un solo quartiere. Un esempio è Rixdorf l’antico villaggio boemo racchiuso nel quartiere di Neukölln. Lo potrai scoprire durante il nostro tour Berlino autentica – itinerario 2.
Duomo di Berlino
Oltre alla sfera della Fernsehturm, l’altro elemento che caratterizza enormemente il profilo di Berlino è l’inconfondibile cupola del Duomo.
Circondato dal fiume Sprea, nella cornice verde del parco Lustgarten, il principale luogo di culto della capitale tedesca si trova a pochi passi dall’isola dei musei. Le sue fattezze imponenti sono il frutto delle notevoli ristrutturazioni e dei rimaneggiamenti che l’edificio ha subito nel corso dei secoli e che lo hanno reso un omaggio tanto all’arte rinascimentale quanto al Barocco.
Oltre a essere grandioso all’esterno, il Duomo di Berlino si caratterizza per la presenza di numerose opere custodite all’interno. Su tutte, l’organo realizzato da Wilhem Sauer, lo Scalone Imperiale in marmo del Lahn e la cripta degli Hohenzollern, che conta più di novanta tombe dei membri della famosa dinastia.
Museo della DDR
Al lato del Duomo, sull’altra sponda del fiume Sprea, si trova un’altra tappa imprescindibile da compiere nel quartiere Mitte di Berlino: il Museo della DDR.
Il museo, che è stato inaugurato nel 2006, consente al visitatore di calarsi immediatamente negli anni della Repubblica Democratica Tedesca.
L’esposizione mostra in modo molto pratico e concreto, tramite arredi, oggetti, foto, insegne pubblicitarie e articoli di giornali, come vivevano le famiglie dell’epoca. Non solo: si documentano temi come il ruolo della donna nella società, l’educazione dei giovani, il tempo libero, la gestione della casa, ma anche le regole che venivano imposte dall’alto. Un’occasione interessante e stimolante di conoscere una delle parentesi più importanti del Novecento tedesco.
Assicurati l’entrata acquistando il biglietto online: Museo della DDR
Isola dei Musei
Il fiume Sprea bagna i contorni di quello che può essere considerato uno dei poli più importanti della cultura berlinese.
L’Isola dei Musei (Museumsinsel) è l’isolotto del quartiere Mitte che riunisce i cinque musei più grandi e importanti di Berlino: il Pergamonmuseum, il Neues Museum, l’Alte Nationalgalerie, il Bode-Museum e l’Altes Museum. Trascorrere una giornata alla Museumsinsel equivale a una full immersion nelle correnti storico-artistiche che si sono succedute nei secoli, dall’epoca antica a quella moderna.
Potremmo quasi definire quelle ospitate al loro interno come le collezioni più tradizionali della città: Berlino, infatti, conta tra i suoi confini ben 175 musei, che coprono gli aspetti più disparati della storia, della società e della cultura. All’Isola dei Musei si celebrano l’arte e la storia nel senso più classico del termine.
Per visitare questi musei è consigliata la prenotazione online: Isola dei Musei
Aggiornamento 2023: il Pergamonmuseum sarà chiuso per lavori di restauro dal 23 ottobre 2023 al 2027.
Humboldt Forum
Dalla sua definitiva demolizione nel 1951, Berlino ha nuovamente il castello della monarchia prussiana! O per la precisione tre facciate e la cupola. L’edificio si chiama Humboldt Forum, inaugurato durante la pandemia nel dicembre 2020, presenta tre facciate che ripropongono la copia di quelle in stile barocco del castello mentre la quarta, che si affaccia sul fiume Sprea, è moderna. L’architettura dell’Humboldt Forum si basa quindi su una combinazione ad alto contrasto di elementi edilizi ultramoderni con le facciate scultoree ricostruite dell’ex palazzo barocco di Berlino. L’architetto dell’Humboldt Forum è Franco Stella.
Il “nuovo” castello di Berlino sostituisce un precedente palazzo: Palast der Republik, inaugurato nel 1976 e al cui interno si trovava anche il Parlamento della DDR. Struttura che è stata demolita nel 2008 non senza proteste e molte polemiche.
Humboldt Forum offre anche un nuovo punto panoramico: la terrazza che si trova a 30 metri di altezza e dalla quale si ha una vista unica su molti monumenti di Berlino.
All’interno dell’Humboldt Forum si trovano anche il Museo Etnologico di Berlino e il Museo di arte asiatica.
Antico Quartiere Ebraico
Al Mitte di Berlino appartiene anche un’area molto particolare e meno battuta dalle rotte più turistiche. A nord del Duomo e dell’Isola dei Musei si trova l’Antico Quartiere Ebraico, famoso non solo per la presenza della Nuova Sinagoga ma anche per quella degli Hackesche Höfe.
Gli Hackesche Höfe sono un complesso di cortili che si nascondono all’interno di alcuni grandi edifici residenziali e che, negli anni successivi alla caduta del muro, sono stati al centro di un importante progetto di riqualificazione e rinnovamento urbano. Oggi, negli stessi Höfe trovano posto uffici, gallerie d’arte, circoli ricreativi e locali. Inoltre, sempre qui ha sede l’Anne Frank Center, con un’esposizione che racconta la vita di Anna Frank e gli anni in cui dovette nascondersi assieme alla sua famiglia.
All’epoca della sua costruzione (che avvenne nella seconda metà dell’Ottocento), la Neue Synagogue era la sinagoga più grande di tutto il paese. Ancora oggi, è facile scorgere la sua immensa cupola dorata da lontano.
L’edificio mantenne la sua funzione religiosa fino al 1940, quando iniziò a essere adoperata come deposito per le armi prima di essere distrutta dai bombardamenti.
La ricostruzione della sinagoga avvenne solo dopo la riunificazione di Berlino: da allora, ospita il Centro Judaicum e rappresenta ancora il luogo di culto ebraico più importante di tutta la Germania, oltre a essere un punto di riferimento storico e culturale per la comunità ebraica locale.
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Unter den Linden
Dopo aver esplorato l’Antico Quartiere Ebraico, torna verso il Duomo e imbocca l’Unter den Linden, che è probabilmente la strada storica più famosa di Berlino.
Il viale collega l’Isola dei Musei alla Porta di Brandeburgo e può essere percorso interamente a piedi, in quanto è lungo 1,5 chilometri.
Si caratterizza per la presenza degli alberi di tiglio (da qui il nome del viale), oltre che per il suo aspetto monumentale.
Percorrendo l’Unter den Linden, vale la pena di soffermarsi a Bebelplatz, tristemente famosa per ciò che avvenne nel 1933, quando i Nazisti bruciarono al rogo oltre 20.000 libri. Oggi, a ricordare quell’evento, vi è un monumento costituito da una libreria vuota nel sottosuolo.
Ancora, tra gli edifici degni di nota lungo l’Unter den Linden vi è lo Staatsoper, il bellissimo teatro dell’opera, il cui palco ha visto esibirsi i più grandi musicisti e compositori di fama mondiale.
Gendarmenmarkt
Una delle piazze più belle del Mitte di Berlino è senza dubbio l’elegante Gendarmenmarkt, il cui nome è dovuto alla presenza, nella seconda metà del Settecento, del reggimento dei corazzieri Gens d’Armes. Sebbene tutti gli edifici della piazza siano stati gravemente compromessi durante le guerre, la successiva ricostruzione è riuscita comunque a preservarne l’antico fascino.
Chiunque passi da qui non potrà fare a meno di notare l’estrema somiglianza delle due chiese presenti sul suolo della piazza, che si trovano una di fronte all’altra: si tratta, in effetti, di due chiese gemelle, una francese e una tedesca (sono, rispettivamente, il Französischer Dom e il Deutscher Dom).
L’altro edificio che caratterizza Gendarmenmarkt è la sala concerti della Konzerthaus Berlin.
Costruita inizialmente come sede del mercato, Gendarmenmarkt conserva ancora oggi la sua origine commerciale e di luogo di ritrovo: pensiamo anche solo al fatto che, oggi anno, in piazza si tiene uno dei mercatini natalizi più suggestivi e frequentati di Berlino.
Porta di Brandeburgo
Ed eccoci al termine dell’Unter den Linden, di fronte a quello che geograficamente è “solo” il punto di ingresso del Tiergarten ma che, dal punto di vista storico, è il monumento simbolo di Berlino e della riunificazione della Germania. E lo è da quando venne finalmente riaperta, nel lontano dicembre del 1989, di fronte a una folla di migliaia e migliaia di persone felici e commosse di poter tornare a essere di nuovo una cosa sola.
Bellissima nella sua architettura che ricalca lo stile neoclassico, la Porta di Brandeburgo è in assoluto uno dei luoghi di maggiore interesse della capitale tedesca.
Venne costruita nel 1788 su richiesta dell’imperatore Federico Guglielmo II come via d’accesso ai quartieri più nuovi di Berlino. Tuttavia, negli anni successivi, accadde varie volte che l’ingresso dalla Porta di Brandeburgo rivelasse un momento chiave della storia tedesca. Fu così, ad esempio, quando Napoleone entrò a Berlino festeggiando la presa della Prussia, o quando, nel 1933, una fiaccolata festeggiò l’ascesa di Hitler al potere passando proprio dalla porta monumentale.
Nel periodo che va dalla fine del secondo conflitto mondiale fino al 1989, Brandeburger Tor ha invece tristemente rappresentato il punto di separazione tra l’area sovietica e quella britannica di Berlino.
Memoriale per gli Ebrei assassinati d’Europa
A poca distanza dalla Porta di Brandeburgo si trova un altro dei luoghi emotivamente più forti del nostro itinerario nel Mitte di Berlino.
Si tratta del Memoriale per gli Ebrei assassinati in Europa, l’opera realizzata dall’architetto americano Peter Eisenman nel 1999. Per raccontare sentimenti come quello della paura, della sensazione di svuotamento e dello spaesamento, ma anche la crudeltà e l’annullamento totale e brutale dell’identità dell’individuo che l’Olocausto ha significato, Eisenman ha utilizzato uno spazio di 19.000 metri quadrati che ha riempito con 2711 blocchi di cemento scuro.
2711 blocchi uguali per lunghezza e larghezza, ma con altezze tutte diverse. Per approcciare l’opera, il visitatore non può fare altro che camminare in mezzo ai corridoi stretti tra un blocco e l’altro che sembrano non avere mai fine. Inoltre, il Denkmal für die Ermordeten Juden Europas si trova vicino all’area in cui era stato costruito il bunker sotterraneo in cui Hitler si uccise.