Berlino, la città delle donne
LE DONNE CHE HANNO FATTO LA STORIA DI BERLINO
Il percorso che propongo è costruito seguendo le tracce di biografie di donne che hanno vissuto a Berlino e hanno contribuito alla storia culturale, artistica e sociale della città.
Un modo alternativo di fare una passeggiata (anche di interesse turistico) intorno alla zona di Tiergarten e lungo il Landwehrkanal, partendo da Charlottenburg fino a Potsdamer Platz, passando per Strasse des 17. Juni (dove si trova anche il Siegessaeule), Tiergarten, Zoologischer Garten.
Le informazioni le ho prese dal libro “Den Frauen nach” (be.bra Verlag 2000).
ROSA LUXEMBURG, MA NON SOLO
Hedwig Heyl, verso la fine del 1800, si trasferì a Berlino con il marito che aveva una fabbrica di colori.
La fabbrica “Farbenfabrik Heyl” si trovava a Salzufer 8, e lì Hedwig Heyl creò un asilo per i figli delle operaie. Il metodo educativo non era di tipo tradizionale ed impositivo, ma puntava a stimolare l’iniziativa propria dei bambini e l’apprendimento tramite la motivazione.
L’iniziativa ebbe così successo che le venne chiesto di aprire un centro giovanile anche per le ragazze e i ragazzi del quartiere di Charlottenburg.
Ora dobbiamo però ricordarci che siamo alla fine dell’800, quindi, per quanto all’avanguardia, il metodo educativo dei Hedwig Heyl non andava fuori dalla divisione dei ruoli eteronormativi, e le ragazze venivano indirizzate verso lavori casalinghi.
Hedwig Heyl pubblicò anche un bestseller “ABC der Küche” (L’ABC della cucina). Agli inizi del 1900 venne chiesto a Heyl di occuparsi della parte organizzativa del “Internationalen Frauenkongress”.
Inoltre fondò diverse associazioni che riguardavano sempre le donne e la cura della casa, e nel 1912 curò la mostra “Die Frau in Haus und Beruf” (La donna nella casa e nel lavoro).
Oltre a tutte queste attività, dirigeva la fabbrica del marito che era morto tempo prima. Morì all’età di 84 anni nel 1934.
Sophie March è stata un’ imprenditrice (una delle poche nel XIX secolo), nel 1847 prese la conduzione della fabbrica del marito che si trovava vicino a Marchbrücke.
La sua fabbrica produceva materiali edili, le sue terracotte vennero usate per la costruzione del Rote Rathaus, del Martin Gropius-Bau e della Thomaskirche. Marchbrücke e Marchstrasse prendono il nome dalla fabbrica di Sophie March.
Katharina Heinroth è famosa per essere stata la direttrice dello Zoo di Berlino dal 1945 al 1956, e nel 1993 la strada Lützowufer venner rinominata Katharina-Heinroth-Ufer.
Nel 1923 Katharina Heinroth è stata la prima donna dottoranda all’istituto zoologico dell’universita’ di Breslau, negli anni a seguire partecipò a vari progetti di ricerca per diverse università.
In seguito sposò Oskar Heinroth, direttore dell’acquario di Berlino. Nel 1945 lo zoo di Berlino (Zoologische Garten Berlin) era quasi completamente distrutto a seguito dei bombardamenti, e solo poche specie animali riuscirono a sopravviere.
Katharina Heinroth si occupò di ricostruirlo e ripopolarlo. Nell’estate del 1945 lo zoo fu riaperto e Heinroth venne nominata direttrice.
Rosa Luxemburg: in questo caso non si tratta del racconto della vita di Rosa Luxemburg, una delle figure più importanti del socialismo europeo, rivoluzionaria e co-fondatrice del partito comunista tedesco, bensì della sua morte.
A Berlino, e più precisamente a Tiergarten, c’è una targa commemorativa nel punto del canale in cui fu ritrovato il suo corpo, sul ponte pedonale che porta sulla Lichtensteinallee (Fußgängerbrücke zur Lichtensteinallee).
Partecipò attivamente alla Rivoluzione tedesca del 1918, in questo periodo venne fondato anche il partito comunista tedesco.
Durante la “Rivolta di gennaio”, Rosa Luxemburg, che era costretta a nascondersi, fu però denunciata e portata dai soldati delle milizie volontarie, nella centrale della Garde-Kavallerie-Schützen-Division (Hotel Eden, Budapesterstrasse angolo Kurfürstenstrasse) e qui fu deciso di uccidere sia Rosa Luxemburg che Karl Liebknecht.
Rosa Luxemburg fu brutalmente seviziata e poi portata in un auto e le spararono un colpo in testa. Il suo corpo venne ritrovato solo dopo qualche mese nel canale a Tiergarten.
Il 13 giugno del 1919 fu seppellita al cimitero di Friedrichsfelde con una marcia funebre a cui parteciparono migliaia di persone. A Berlino Ovest, negli anni ’80, ci furono molte discussioni se fosse il caso di erigere un monumento commemorativo, la figura di Rosa Luxemburg non era facile da accettare per un Paese ricostruito sulla base del Marshall Plan, e così alla fine gli architetti che progettarono il monumento misero i soldi di tasca loro!
Minna Cauer è stata figura importante del movimento delle donne alla fine del 1800 inizio 1900, a Berlino visse nella Schillstrasse 10 (vicino a An der Urania).
Nel 1894 organizzò la prima assemblea popolare “Frauenwohl”, qualche anno dopo fu la cofondatrice dell’associazione “Verband Fortschrittlicher Frauenvereine”, che comprendeva i gruppi più radicali del movimento.
In seguito fondò “Deutschen Vereins für Frauenstimmrecht”, associazione per il diritto di voto alle donne, e tenne conferenze in tutta Europa. Oggi a Berlino nel quartiere di Schönenberg c’è una via Minna-Cauer-Strasse.
Marie von Bunsen, nata a Londra nel 1860 e cresciuta Berlino nella zona di Tiergarten, dove è vissuta fino alla sua morte, la casa si trovava in Reichpietschufer 72-76 (all’epoca si chiamava Königin-Augusta-Strasse).
Marie von Bunsen era conosciuta come la donna che da sola fece il giro del mondo. Per la sua epoca era una donna piuttosto originale: amava viaggiare da sola e spesso veniva fermata e interrogata proprio per questa sua “stranezza” e perché e fumava in pubblico!
Che una donna fumasse in pubblico era cosa impensabile. Frequentò la scuola femminile per diventare insegnante ma non aveva alcun interesse di iniziare una professione e piuttosto dipingeva, viaggiava e iniziò a lavorare come giornalista.
Non si sposò, altra cosa poco “normale” per una donna di quel periodo, ma sembra che non riuscì a trovare nessuno che fosse all’altezza delle sue aspettative.
All’inizio del 1900 fondò il primo club per donne in Germania: “Lyceum Club”, secondo il modello di quelli inglesi, luoghi di elite in cui donne si incontravano, in cui si organizzavano mostre, concerti e che si trovava in Potsdamer Strasse.
Hedwig Dohm era parte dell’ala più radicale del movimento delle donne e attivista per i diritti delle donne. Abitava in Tiergartenstrasse 19.
Negli anni dopo il 1848 conobbe Ernst Dohm (che sposò), all’epoca redattore di una delle riviste di satira politica più conosciute “Kladderadatsch”.
Questo portò Hedwig Dohm ad entrare in contatto con la scena degli scrittori e artisti, e iniziò la sua propria produzione diventando una delle pù’ importanti autrici femministe della sua epoca. Fino alla sua morte (1919) fu impegnata nel movimento femminista.
“Ascolta, anziana donna, cosa ti dice un’altra anziana donna: abbi il coraggio di vivere! Non pensare nemmeno per un momento alla tua età. Fai quello che ti dà piacere fino a che lo spirito e il corpo te lo permettono“.
Mildred Harnack-Fish era americana, docente di letteratura e nel 1930 si trasferì a Berlino con il marito Arvid Harnack in Genthiner Strasse 14.
Durante il nazismo, nella loro abitazione si tenevano incontri di gruppi antifascisti. Mildred Harnack-Fisch faceva parte del gruppo della resistenza chiamato dalla Gestapo “Rote Kapelle”.
Nel 1941 riuscirono ad inviare informazioni sui piani militari dei nazisti e sulla condizione economica tedesca all’Unione Sovietica. Nel 1942 vennero quasi tutti arrestati dalla Gestapo, 130 appartenenti al gruppo fra cui Mildred Harnack-Fish, che fu giustiziata nel 1943 nel carcere di Plötzensee.
Una curiosità: a Berlino Est, nel quartiere di Lichtenberg, vennero rinominate strade in ricordo del gruppo “Rote Kapelle” ed una scuola porta il nome di Mildred Harnack.
Claire Waldoff era un’attrice e cantante, iniziò la sua carriera all’inizio del XX secolo nel famoso cabaret “Roland von Berlin”, che si trovava in quella che oggi è Marlene-Dietrich-Platz. Claire Waldoff era considerata una donna eccentrica: indossava pantaloni, beveva, fumava, comportamenti all’epoca non comuni per una donna.
By OTFW, Berlin – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=9641483
Il punto di ritrovo della scena artistica era il ristorante italiano “Bartolini”, che anche Waldoff frequentava. Il culmine della sua carriera fu negli anni ’20 (gli anni d’oro di Berlino); in questo periodo Claire Waldoff, apertamente lesbica, conviveva con la baronessa Olga von Rieder.
Con l’avvento del nazismo, le venne praticamente impedito di esibirsi e nel 1939 andò via da Berlino. Morì nel 1957. Oggi si trova un busto commemorativo davanti al Friedrichstadtpalast.
Marlene Dietrich, diva famosa in tutto il mondo ma, qui a Berlino e nel resto della Germania fu considerata in modo negativo dal momento che emigrò negli Stati Uniti (per motivi di carriera) poco prima che i nazisti andarono al potere e solo in seguito prese posizione contro il regime.
Nella Germania dell’Ovest anche dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Marlene Dietrich restava, secondo l’opinione pubblica, una traditrice.
Nel 1997 la piazza centrale di Potsdamer Platz venne intitolata a suo nome (un particolare: fino agli anni ’90 strade e piazze dedicate alle donne erano un’eccezione).
Le scuse ufficiali della città di Berlino per averla “trattata da nemica” e la cittadinanza onoraria arrivarono per la commemorazioni dei 100 anni dalla sua nascita.
Tilla Durieux, il parco (oddio, chiamarlo parco mi sembra un po’ una presa in giro! Diciamo un corridoio verde) che porta il suo nome non è solo per ricordare l’attrice di teatro, ma anche la sua attività nel movimento di resistenza contro il nazismo.
Nel 1933 Tilla Durieux fu costretta a fuggire con il marito e si stabilirono in Jugoslavia, e da lì collaborò con vari gruppi della resistenza. Nel 1952 tornò a Berlino e fino al 1970 recitò in molti teatri della Germania dell’Ovest.
Fanny Hensel, a lei è dedicata una piccola strada dietro il Mendelssohn-Bartholdy-Park che porta alla scuola elementare “Fanny Hensel” in Schönberger Strasse 23.
Fanny Hensel era la sorella di Felix Mendelssohn-Bartholdy (famoso compositore tedesco del 1800). Mentre per Felix fu possibile studiare musica e proseguire nella sua carriera, per Fanny, in quanto donna, l’unica carriera permessa era quella di casalinga e poteva suonare, ma solo fra le mura domestiche.
L’occasione per Fanny Hensel di presentare pubblicamente le sue composizioni la ebbe solo dopo la morte della madre quando la gestione del salone in cui venivano organizzati concerti passò a lei.
Nonostante tutto la sua produzione musicale venne scoperta ed apprezzata solo dopo la sua morte (1847).