BERLINO, “SCHNAUZE” E SOPRANNOMI

Lo sport popolare dei berlinesi?

Mettere soprannomi ad ogni monumento, strada e edificio della città!

Questa volta il tour che faremo di Berlino sarà alla scoperta dei soprannomi più famosi e di quelli più curiosi.

Un modo diverso e divertente per esplorare la città!

Panorama di Berlino dall'alto

Berliner Schnauze è il termine che indica la parlata, dialetto berlinese e, diciamo, anche lo stile apparentemente poco amichevole, strafottente, tagliente, rude, ironico. Della serie che non te le mandano a dire.

Come viene ricordato giustamente nel libro “Im Spitznamen des Volkes” (Nel soprannome del popolo) di Rolf Opprower e Peter Cuerlis (Arani Verlag, 1978), i soprannomi non sono una scoperta dei Berlinesi.

Ma l’abitudine di rinominare a mo’ di sfottò monumenti, edifici, piazze e vie in questa città è sempre stato un vero e proprio sport popolare.

Il boom c’è stato dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando Berlino è stata quasi del tutto ricostruita e, spesso, con i più disparati e curiosi progetti architettonici.

Alcuni soprannomi sono diventati così popolari che vengono sempre citati nelle guide turistiche e spesso diventano l’informazione principale durante le visite guidate!

Ho selezionato alcuni soprannomi fra quelli che mi sembrano i più divertenti e più comprensibili nella traduzione in italiano.

“BERLINER SCHNAUZE”: I MONUMENTI SECONDO I BERLINESI

La Torre della Radio, Funkturm nella zona fiera di Berlino

Funkturm

La Torre radiofonica dell’Ovest costruita fra il 1924 e il 1926, alta “solo” 138 metri, superata anche nella funzione di antenna trasmittente dalla Fernsehturm (Torre della TV) a est che e’ alta 368 metri.. I berlinesi l’hanno soprannominata Lange Lulatsch (lo spilungone).

Fernsehturm

Ribattezzata dai cittadini di Berlino Est Telespargel (Tele-asparago), ma anche Die Rache des Papstes (La vendetta del papa), uno sfottò popolare proprio contro il simbolo della nuova società socialista in cui l’ateismo era di Stato: quando i raggi del sole battono sulla piattaforma circolare della torre, il riflesso produce una grande croce.

Karstadt

Una volta era Bilka-Kaufhaus, ora è Karstadt, comunque un grande magazzino vicino alla stazione di Zoologischer Garten. Anche in questo caso i berlinesi non si sono lasciati sfuggire l’occasione di ribattezzare questa costruzione: Einkaufsmoschee (Il centro commerciale-moschea) per via della struttura e della cupola sul tetto.

Scultura a Hansaplatz

Il quartiere Hansaviertel è un concentrato di fantasie architettoniche e i berlinesi hanno rinominato diverse costruzioni, dalle chiese ai palazzi alle sculture.

Il sarcasmo tipico del Berliner Schnauze è pungente, un ghigno irriverente. Ma come non apprezzarlo davanti ad opere di questo genere?

Questa scultura è stata soprannominata: Denkmal der unbekannten Pulloverstrickerin (il monumento alla magliaia ignota).

Un complesso residenziale realizzato dal famoso architetto Le Corbusier, il progetto risale al 1957 e si chiamerebbe ufficialmente “Unité d’Habitation, type Berlin” (unità di abitazione, tipo Berlino), si trova a due passi dall’Olympiastadion.

“Si chiamerebbe”, perché il soprannome è arrivato subito: Wohndampfer (abitazione a vapore), perché con i suoi 530 appartementi su 17 piani ricorda un po’ un transatlantico.

Ma non è finita: all’entrata del mega-palazzo ci sono dei bassorilievi che rappresentano degli uomini che hanno tutti una mano aperta e con questo si sono guadagnati il soprannome Die Steuereinnehmer (gli esattori delle tasse)!

Haus der Kulturen der Welt, edificio soprannominato Ostrica incinta

Foto Mihael Grmek – CC BY-SA 3.0

 

Haus der Kulturen der Welt

Ha tanti soprannomi per via della forma particolare della sua struttura, il più famoso è Schwangere Auster (l’ostrica incinta). Poi passiamo a Betonauster (l’ostrica di calcestruzzo), Babywaage (la bilancia per neonati), Apfelsinenschale (la buccia delle arance), ma l’ultimo è a mio parere geniale: Jimmy Carter’s smile (il sorriso di Jimmy Carter)!

Kaiser-Wlhelm-Gedächtniskirche

La conosce anche chi a Berlino non c’è mai stato, la chiesa danneggiata dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale e lasciata non restaurata in memoria degli orrori della guerra.

Ora che si è capito che la memoria è corta, la chiesa è in fase di restauro, per cui non è possibile vedere il campanile che ha solleticato la fantasia popolare e il soprannome arriva puntuale e preciso: Hohler Zahn (dente cavo).

Nel 1961 fu completata la Nuova Gedächtinskirche accanto alla vecchia: vista la forma della nuova chiesa, è stata ribattezzata Eierkiste (scatola delle uova) e anche in questo caso i berlinesi ci hanno visto bene.

Guardando insieme la nuova e la vecchia Gedächtniskirche a cosa potrebbero far pensare? Secondo gli abitanti di Berlino: Puderdose und Lippenstift (portacipria e rossetto), e l’irriverenza popolare ha così dato un altro soprannome a questo monumento.

Rotes Rathaus

Altro edificio che tutti conoscono, il luogo in cui risiede il governo della città. Rotes Rathaus (municipio rosso) è già un soprannome e viene dal fatto che è costruito con mattoni rossi.

Ma ai tempi della DDR, i cittadini lo avevano ribattezzato Wartburg, e non perché abbia somiglianze con le auto di questa marca, ma per le lunghe attese burocratiche a cui i cittadini sottostavano. Wart significa attesa e Burg borgo, il borgo dell’attesa.

Europa Center

Il primo centro commerciale in stile americano costruito negli anni ’60, era un simbolo di Berlino Ovest e si trova vicino alla Gedächtniskirche.

Associazione facile e quindi ribattezzato Klein Manhattan (piccola Manhattan), anche per la presenza del grattacielo di 22 piani, nemmeno questo risparmiato dall’ironia popolare: Pepperoni (il costruttore si chiama Pepper).

Statua che si trova davanti alla entrata della stazione S-Bahn di Heerstrasse

La statua che si trova di fronte alla stazione della S-Bahn di Heerstrasse (nel quartiere di Charlottenburg) dà l’idea di un uomo che sta correndo, e la fantasia si è scatenata. Il nome che i berlinesi hanno dato alla statua è Der letzte Steuerzahler verlässt Berlin (l’ultimo contribuente abbandona Berlino)

Sankt Ansgar

È la chiesa cattolica che si trova nel quartiere Hansaviertel e costruita nel 1957, per lo stile minimale e scheletrico del campanile è diventata La chiesa radiografia!

Palast der Republik

Anche se purtroppo non esiste più, e se ne sente la mancanza, lo inserisco lo stesso, ci sono affezionata e fa parte dei ricordi dei miei primi anni a Berlino.

L’imponente complesso con facciate in marmo, alluminio e vetro venne soprannominato Palazzo Protzi, Ballast der Republik e Erichs Lampenladen ovvero “Il negozio di lampade di Erich”. Erich Honecker era il segretario del comitato centrale del partito unico socialista (SED).

Steglitz Kreisel

È un grattacielo di 27 piani nel quartiere di Steglitz di fronte al Rathaus (municipio), la costruzione iniziò nel 1968 e fu terminato solo nel 1980, a causa di una continua lievitazione dei costi. Ma non è finita: i locali del grattacielo erano destinati ad uffici, ma non si trovò nessuna azienda privata che volesse affittarli!

E così vennero destinati  agli uffici del distretto di Steglitz. Tradotto: investimento fallimentare. A questo punto ci pensano i berlinesi a dare il colpo di grazia e il grattacielo viene soprannominato Monumento al contribuente anonimo. Esiste anche un soprannome ancora più cattivo riferito al Kreisel : Kreßmatorium (gioco di parole fra Kreß, il cognome dell’architetto, e Krematorium, crematorio).

Kaiser-Friedrich-Kirche

È una chiesa evangelica che si trova nel quartiere Hansaviertel e sostituisce una chiesa che fu distrutta dai bombardamenti nella Seconda Guerra Mondiale. Venne costruita nel 1958 e i materiali principali sono l’alluminio e calcestruzzo, e per questo ribattezzata Sankt Alluminium (Santo Alluminio).

E ancora più pungente è il secondo soprannome, evidentemente ispirato dalla torre del campanile con scale a chiocciola in evidenza: Seelenbohrer (il trapano delle anime).

La Colonna della Vittoria

Foto Christian Lue

L’irriverenza popolare non risparmia niente e nessunoa Berlino, e lo sfottò arriva anche per il Siegessaeule (la colonna della vittoria), uno dei simboli più conosciuti di Berlino. Iniziamo con Siegesspargel (l’asparago della vittoria) e Siegesschörnstein (la ciminiera della vittoria), ispirati  dalla forma della colonna.

La statua d’oro in cima alla colonna è la Dea della Vittoria, quindi ufficialmente Viktoria, ma ormai è meglio conosciuta con il soprannome dato dai berlinesi: Goldelse (che deriva dal colore oro e dal titolo omonimo di un popolare racconto della seconda metà dell’1800).

Berliner Philarmonie

La famosa filarmonica di Berlino, costruita da Hans Schaorun, la sua forma ricorda un po’ una sorta di tenda e puntualmente ribattezzata Zirkus Karajani, Circo Karajan (che è stato a lungo direttore della Berliner Philarmonie)

7 commenti

  1. Silvio in 9. Aprile 2012 il 16:34

    You certainly forgot the Plumpenpickel / Foto: http://www.kamerahelden.de/fotos/plumpenpickel/ – sorry I dont speak Italian, despite the name 🙂

  2. Matteo in 9. Aprile 2012 il 16:24

    Dimenticavo, riguardo all'”Erichs Lampenladen“ ovvero “Il negozio di lampade di Erich” il nomignolo non si riferisce alle lampade all’entrata della struttura, ma quelle nella sala da ballo:

    http://de.wikipedia.org/wiki/Datei:Bundesarchiv_Bild_183-R0706-417,_Berlin,_Palast_der_Republik,_Jugendtanz.jpg

    • elektroinvaders in 9. Aprile 2012 il 19:45

      matteo……hai ragione e’ la sala da ballo!ooooooopsssssss

      • elektroinvaders in 9. Aprile 2012 il 19:47

        ancora mi viene il sangue amaro quando passo da quelle parti in bici e non vedo piu’ il palast der republik….prima che lo demolissero, ci passavo giornalmente ed era un bel vedere!imbecilli

  3. Matteo in 9. Aprile 2012 il 16:21

    Ahaahhaahha alcune sono fantastiche, posso contribuire con un altro paio e due correzioni:

    La scultura scultura “Denkmal für die Deutsche Wiedervereinigung” http://www.kamerahelden.de/fotos/plumpenpickel/ chiamata anche Plumpenpickel…che si potrebbe tradurre come “spremitore di brufoli”. Poi ci sta il nome generico “Schuhkartons” (Scatole di cartone) per i Plattenbau…mentre una volta ho letto un altro nomigliolo per la torre della televisione…doveva essere tipo la traduzione de “L’ultima erezione di Walter Ulbricht” ogni volta piango dal ridere quando ci penso, ma non riesco più a trovare la fonte…a proposito della Torre, Die Rache des Papstes (La vendetta del papa) non è il nomigliolo della Torre ma solo dell’effetto della croce sui prismi della sua sfera.

    • elektroinvaders in 9. Aprile 2012 il 19:43

      lo spremitori di brufoli e’ fantastico!!!ahhahaha………..per der rache des papstes si’ e’ riferito al riflesso sulla sfera ma per questo deriva il soprannome. quella su ulbricht e’ stupendamente cattiva!

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